Descrizione
Questa pubblicazione intende raccogliere e documentare una serie di installazioni realizzate dal 2008 a oggi, alcune delle quali sono presentate nell’ambito della mostra al PAV “Piero Gilardi_Recent works 2008-2013”. Il fil rouge di questa serie di lavori è iniziato nel 2008, quando – con l’apertura al pubblico del Parco Arte Vivente – si è per me concluso l’impegno totalizzante dello sviluppo, del finanziamento e della realizzazione di quello che, poco prima, era ancora soltanto un ambizioso progetto. È stato in ogni caso un impegno condiviso con il gruppo, che oggi definirei “storico”, dell’associazione culturale acPav e in particolare con Gianluca Cosmacini, Orietta Brombin, Valentina Bonomonte ed Enrico Bonanate. Inoltre, l’impegno profuso per la realizzazione di questa impresa ha assunto un ulteriore e preciso significato. Il lavoro ha infatti coinciso con un gran dispendio di energie, creative e relazionali, e in un certo senso “limitate” rispetto anche alla mia età. (…) Penso con consapevolezza culturale che questa serie di lavori non contenga un’innovazione estetico – linguistica, ma che sia semplicemente una riflessiva elaborazione concettuale dell’Arte del vivente o Bioarte, come si preferisce denominarla. Di fatto non ho sentito in me l’energia e la “linfa” per fare quel salto semiotico che tutti gli artisti della Bioarte hanno fatto, cioè di assumere quel medium artistico incandescente che è l’organico vivente, dal coniglio transgenico di Eduardo Kac ai funghi in decomposizione di Michel Blazy. (dalla prefazione di Piero Gilardi)