Descrizione
Valentina Argirò | Arianna Fantin | Viola Mondello | Valentina Perazzini | Nadir Valente | Giulio Zanet
Cosa vi è di più umano della fragilità applicata all’incertezza del presente, della mancanza di sicurezze condivise? In questi anni si moltiplicano le creazioni artistiche che si avvicinano alla mancanza di solidità, data dalla paura di un futuro che è cambiato a causa della crisi economica. Spesso ci contorniamo di oggetti che mostrano al mondo il nostro stato mentale, le nostre sensazioni; così succede soprattutto per gli artisti, che sanno convogliare le emozioni in qualcosa di fisicamente visibile per tutti. Il materiale a questo punto diventa determinante, è la vera manifestazione della fragilità.
Carta, tessuto, filo, video, elementi naturali che in breve tempo spariranno; tutto ciò si trasforma in una inquietante manifestazione del limite dell’oggetto che, come ha ben riassunto nel titolo dell’esposizione Viola Invernizzi, “è fragile agli occhi”, perché la sua delicatezza appare immediatamente alla vista. Come le sensazioni che noi proviamo e che in breve tempo mutano e si vanno a perdere, alle volte per sempre, spesso per un tempo limitato che non conosciamo. La fragilità è una protagonista dell’inizio del Millennio. (dall’introduzione di Alessio Moitre)