Descrizione
Il volume I Decolonizzatori dell’Immaginario nasce dalla riflessione, e successiva libera ispirazione, alla scuola di pensiero ed agli scritti dei sociologi Maurizio Pallante (Italia) e Serge Latouche (Francia) sostenitori della teoria della “Decrescita Felice”, mentre le riflessioni dello storico dell’arte Floriano De Santi sono state appositamente studiate ed elaborate per questo volume.
Vittorio Amadio | Gabriella Arduino | Filippo Armenise | Carlo Barbero | Martha Belbusti | Simone Butturini | Paola Calcatelli | Lilian Rita Callegari | Francesco Capello | Gaetano Carboni | Silvestro Castellani | Marco Castorio | Paola Chiama e Massimo Giovara | Tina Ciravegna | Maria Crocco | Francesco Di Lernia | Paolo Durandetto | Marica Fasoli | Paola Gandini | Carlo Giaccone | Mario Gramaglia | Paolo Jins Gillone | Attilio Lauricella | Sandro Lobalzo | Marco Longo | Paolo Marazzi | Marisa Marconi | Ada Mascolo | Elio Mazzella | Luigi Mazzella | Rosario Mazzella | Marco Memeo | Maria Micozzi | Maria Antonietta Onida | Rarefatti Amplificati (Ivan Fassio e Diego Razza | Egle Scroppo | Elena Sevi | Magda Tardon | Elio Torrieri | Anna Torriero | Elisabetta Viarengo Miniotti | Alessia Zuccarello
Il mondo è cambiato rapidamente negli ultimi anni ponendoci nuovi dilemmi: nostra Madre Terra sta esaurendo le risorse; acqua e petrolio scarseggiano e non solo: la crisi che stiamo vivendo non è soltanto economica come vogliono farci credere, ma riguarda ogni aspetto del nostro sistema di vita. Siamo abituati a sentire alcune “pillole di saggezza” che ci arrivano dai mass media e che ingoiamo dicendoci “meno male!”. Qualcuno si accorge che siamo agli sgoccioli. Riteniamo non sia più sufficiente solo parlare. Ormai è il momento di agire informando più persone possibili sulla gravità della situazione, formando gruppi di lavoro tra i volontari sensibili, scambi ed aiuti reciproci volti alla sopravvivenza degli elementi necessari alla vita oltre che alla conservazione della storia, dell’arte, della cultura, della natura e del paesaggio lasciatoci dalle generazioni che ci hanno preceduto. Non c’è futuro senza memoria. Senza la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio ereditato dalle precedenti generazioni. Si impone una domanda: riusciremo noi a lasciare un pianeta vivibile alle generazioni future? Riteniamo sia necessario e urgente sviluppare una nuova cultura in difesa dell’ambiente e dei valori umani. I danni provocati negli ultimi cinquant’anni da una cultura del “nuovo a tutti i costi”, colonizzando l’immaginario collettivo, troppo spesso a scapito del bello e della poetica espressiva individuale, hanno inciso pesantemente sul mondo dell’arte. In tutte le epoche, gli artisti ed il mondo della cultura, si sono uniti formando gruppi di denuncia.