Descrizione
Con il senno di poi rappresenta un ripensamento di testi alla deriva ritrovati durante un’operazione di trasloco: galleggiavano sperduti in un tempo vuoto, irrilevanti e incomprensibili se presi ad uno ad uno, ma significativi se riferibili ad un continuum esistenziale. In qualche caso si sono aggiunti visionarietà e spunti narrativi, digressioni, controcanti, sconfinamenti.
Il libro incomincia con una capra e finisce con un cavallo, ma in mezzo ci sono leoni, pesci, cani e altre creature animali. Alcuni capitoli sono indipendenti, potrebbero essere dei fascicoli staccabili. Il libro è il risultato di un recupero di testi alla deriva galleggianti nel tempo vuoto e inquieto di un trasloco. L’inquietudine, ribadita nell’isolamento crudele delle quarantene, ha prodotto nelle storie visionarietà e sconfinamenti, digressioni e controcanti. L’obiettivo è quello di riconciliare la critica con la narrazione accettando che l’oggetto artistico denudi la sensibilità di chi lo guarda: per questo oltre ai documenti storici l’autrice considera l’importanza degli indizi, dei frammenti disorganizzati, di ciò che in genere viene taciuto nell’esperienza dell’incontro con l’arte.