Descrizione
“Stilizzazione di esseri umani e non, ibridi, un vastissimo repertorio di elementi vegetali, o più in generale, organici. Si intrecciano, sembrano trasformarsi vicendevolmente, derivare gli uni dagli altri, ma soprattutto, dipendere gli uni dagli altri. Metamorfosi senza soluzione di continuità, se letti diacronicamente; necessaria compresenza, convivenza, se letti sincronicamente.
Artista autodidatta, Evelyne inizia a disegnare durante la sua infanzia, sostituendo mondi immaginifici a una realtà familiare complessa. Evade attraverso i colori. Benché la sua carriera artistica inizi negli anni ‘90 con disegni, dipinti e sculture polimateriche, le opere presenti in questa mostra sono tutte frutto di un percorso iniziato nel 2006, anno in cui l’artista si trasferisce a Lione, e in cui la Dettinger Mayer Gallery espone i suoi disegni in bianco e nero. Da allora, Evelyne Postic si dedica esclusivamente al disegno, un mezzo che le permette una totale libertà creativa e un’immediatezza espressiva concretizzabile in qualsiasi momento e luogo.” (dal testo di Giorgio Alderuccio)
Il volume è stato realizzato dalla Galleria GliAcrobati, Torino.