Descrizione
C’era una volta un grande alveare che viveva negli agi e nel lusso. Assai fecondo di sciami vitali, era famoso per leggi ed eserciti; ma soprattutto per esser la culla della scienza e dell’arte. Mai vi furono api con un governo migliore, ma mai vi furono api più inquiete e scontente.
Londra, inizio 1700. Bernard de Mandeville, olandese, è un medico che si diletta a scrivere favole. Nel 1706 ne pubblica, anonimamente, una che viene venduta con successo per le strade: La Favola delle api. C’è dunque un grande alveare – anzi, il più potente – che prospera anche grazie alla corruzione diffusa ovunque. Le api vanno da Giove per essere liberate da quella orribile piaga. Giove è stupito, ma esaudisce la loro preghiera. Il lettore avrà il piacere di scoprire da sé come procede questa favola di seicento versi, che entrò nel dibattito culturale della Francia prerivoluzionaria e di altri paesi europei, animando vivaci polemiche anche nel XX secolo. Rimane una domanda di fondo: una società prospera può fare a meno di ogni forma di corruzione?