Descrizione
“Durante il week end di AccaAtelier succedono sempre tante cose. Gli studi aprono, la gente entra, esce, si ferma. Incontri chi ti aspetti, chi non ti aspetti, qualcuno ti chiede cose. Nel 2018, in uno dei 50 studi, c’era Cristian che ti chiedeva una foto.
‘Per cos’è? E’ un progetto, poi io mi metto sopra’.
Me l’ha presentata così e io con queste indicazioni mi sono seduta su una sedia e, con la titubanza che sempre ho quando sono di fronte ad una macchina fotografica, mi sono fatta fotografare.
Poi tutto è finito, altre cose sono iniziate ed è arrivato il catalogo con i risultati di questo prefetto.
Le immagini mi hanno conquistata subito per la loro attualità.
Questi sono tempi in cui tutti si sentono titolati a parlare di tutto, tempi dove siamo tutti economisti, immunologi, esperti di infrastrutture, di politiche europee. E allora, è più che mai attuale questa idea di mettersi sopra a tutti, facendo finta che combaciamo alla perfezione. Mi piacciono queste immagini nel loro mostrare come no, non andiamo bene su tutto, no, non è detto che combaciamo alla perfezione.
L’ironia e l’intelligenza di questo lavoro parlano di noi, oggi: l’immagine è straniante e fuorviante. Qualcosa non torna. Ed è giusto così. Grazie Cristian per farcelo notare, cercheremo di tenerlo a mente”. (dalla presentazione di Tiziana Motta)