RAPISARDA TURI

Turi Rapisarda è un artista fuori dagli schemi, spirito libero e anarchico. Fotografo dai mille talenti, Turi Rapisarda scardina i luoghi comuni dell’idea di ritratto. Le sue fotografie eludono la separazione tra pubblico e privato, e mostrano una piattaforma culturale che coniuga espressione artistica, diversità e relazioni personali. Le immagini fotografiche di Turi Rapisarda sono basate sulla condivisione e sulla riflessione dei temi legati all’etica, alla rappresentazione, all’energia del fare qualcosa per una ragione, per un sentimento e per una comunità. Una visione pura e romantica che torna costantemente in tutto il suo percorso dove, con la cura e la leggerezza di un approccio libero ed anarchico, svela la drammatica complessità di un mondo scomodo. I soggetti delle sue fotografie si muovono con estrema libertà davanti all’obiettivo, come se non percepissero la presenza giudicante del fotografo.
Rapisarda attua così una narrazione esplosiva di determinati tipi di umanità, di stati mentali e ed esistenziali, in una relazione di fiducia con la “sua gente”, ripresa in un frammento di massima esposizione e vulnerabilità. I protagonisti del suo universo e del suo punto di vista, sono ritratti con le loro caratteristiche di fragilità e unicità, in un modo poetico, personale e politico, che si costruisce sul tempo, sugli affetti, sugli slanci, sulle delusioni. Il suo lavoro inizia tanti anni fa ed affonda le radici in un passato ricchissimo d’esperienze, vissuto intensamente e spavaldamente, eppure sempre con estremo rigore etico ed estetico. Nel 1982 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Torino, sezione Scenografia. L’anno successivo fonda, insieme ad alcuni critici ed artisti, l’Associazione Culturale VSV, trampolino di lancio per giovani talenti e punto di riferimento artistico nel tessuto culturale torinese. Interessato all’Arteterapia, ha curato diversi progetti, realizzando quattro video per il Servizio di Educazione Sanitaria dell’Asl di Torino. Nel 1996 ha aperto uno studio artistico privato, dove insegna sporadicamente Fotografia Fine Art a piccoli gruppi di allievi. Ha preso parte a numerose esposizioni in Italia e all’estero, tra le quali “Turi Rapisarda” (Centro d’Arte Contemporanea L. Pecci, Prato, 1995), “Il tempo di Beuys” (Galleria Nova, Roma, 1995), “Equinozio” (Castello di Rivara, Torino, 1997), “Rave Mutation 001” (Galleria Siberie, Amsterdam, 1999), “I Sovversivi, l’arte a prezzo di Cd” con Davide Bramante (Galleria La Veronica, Modica, 2007), “I Sovversivi” con Davide Bramante (Galleria Art Up, Viterbo, 2008) ed “Entourage” (Galleria Dieffe, Torino, 2009).
Ha ideato e realizzato in collaborazione con l’artista Simona Galeotti la mostra autogestita “Daimon1” nell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino (2006) che è diventata una serie di mostre sull’invisibile e sulla marginalità ispirate al Genius Loci, seguita da “Daimon2” ex manicomio di Collegno (2007), “Daimon3” ex carcere Le Nuove a Torino (2009). Nel 2024 ha presentato al Salone Internazionale del Libro Torino il volume che documenta il progetto fotografico a quattro mani “Storie di Spettri e di Fantasmi”.
Turi Rapisarda ha anche organizzato mostre di giovani artisti, corsi di fotografia, incontri e dibatti culturali, sfidando, da ribelle inesausto, i luoghi comuni borghesi, le scelte facili e consumistiche, aborrendo il famigerato “mercato” dell’arte, mettendo persino in vendita in luoghi non istituzionali le sue opere, ritratti di grandi personalità del mondo della cultura, inquadrate in tempi e luoghi non sospetti a cominciare già dalla metà degli anni ’70.