"Identitá Interstiziali"
Pagine: 58
Formato: 22x29 cm
Data di pubblicazione: 02-09-2021
Testi di: Roberto Mastroianni, Žiga Podgornik Jakil
Progetto grafico di Christine Gehrke
Lingua: Italiano, Inglese
Copertina: Copertina Morbida Opaca
Prezzo libro cartaceo: 20.00 €
Prezzo ebook: 2.99 €
Formato ebook: .pdf
A cura di Roberto Mastroianni
Il volume documenta la mostra personale dell’artista Claudia Virginia Vitari al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino.
Dal 2014 l’artista si occupa di migrazione, rifugiati e richiedenti asilo. L’installazione esposta combina due temi del suo progetto più recente: Identitá Interstiziali. Claudia Virginia Vitari focalizza da sempre il suo lavoro su lunghi progetti di ricerca e di collaborazione su temi sociali quali la criminalità e la detenzione, soggetti con diagnosi di malattia mentale e rifugiati e richiedenti asilo. Le grandi installazioni realizzate sono accompagnate da disegni e serigrafie che illustrano in dettaglio alcune delle storie che compongono il progetto artistico. Il lavoro Identità Interstiziali propone un confronto tra due “esperienze interstiziali” distinte ma correlate: la protesta e l’attesa.
"Il progetto Identità interstiziali di Claudia Virginia Vitari rappresenta la tappa più recente di una ricerca artistica e teorica, ormai decennale, incentrata sul rapporto tra identità e alterità culturale, narrative dell’inclusione/esclusione, istituzioni totali, disciplinamento dei corpi e produzione di umanità e disumanità. L’artista focalizza da sempre la sua attenzione su tematiche sociali che hanno a che fare con la “marginalità”, il disagio e le forme di normalizzazione e disciplinamento portate avanti dalle istituzioni, dando vita a lunghi progetti di ricerca e sperimentazione su materiali e linguaggi all’insegna di un’ampia impostazione relazionale e partecipata. Presupposti questi che l’hanno spinta nel tempo a relazionarsi con soggetti con diagnosi psichiatrica, detenuti, rifugiati e richiedenti asilo." (dal saggio critico di Roberto Mastroianni)