"Nel pensiero, nello sguardo. Fotografie di Mohamed Keita"
Pagine: 46
Formato: 25x20 cm
Data di pubblicazione: 13-02-2020
Testi di: Valentina Gensini, Gabriele Pantaleo
Lingua: Italiano
Copertina: Copertina Morbida Opaca
Prezzo libro cartaceo: 25.00 €
Prezzo ebook: 4.99 €
Formato ebook: .pdf
Il volume presenta il lavoro di residenza di Mohamed Keita presso il MAD Murate Art District di Firenze. Durante questa esperienza il fotografo di origini ivoriane, insieme al curatore del progetto Gabriele Pantaleo, sviluppa una riflessione sul rapporto tra immagini e migrazioni in Italia. A seguito di una ricostruzione del legame complesso che mette in relazione media, immagini, pubblico e migrazioni, il volume offre i risultati di un indagine riguardante il posto occupato da seconda accoglienza e volontariato tra le notizie di quotidiani nazionali e locali. La scelta di questi due ambiti non è casuale ma cerca di mettere in luce due realtà che sembrano sparire nel dibattito e nell'informazione, concentrati da decenni ormai sull'aspetto emergenziale degli sbarchi.
La mostra che segue il percorso di residenza si compone degli scatti che Mohamed Keita ha realizzato durante le visite ai centri SPRAR/SIPROIMI di Firenze e provincia. Le fotografie, raccolte nel volume, rappresentano la possibilità di una narrazione differente dell'alterità: Mohamed evita di produrre ritratti pietistici o stereotipati che cerchino il dolore negli occhi dei soggetti. Le persone sono ritratte nella loro umanità individuale e non nella loro storia, perché accettare l'alterità non implica nessun pietismo.
Il rapporto formale che si crea tra strutture geometriche, architetture e ritratti degli ospiti dei centri è una precisa scelta stilistica e narrativa del fotografo, che non crea immagini da osservare soltanto nella loro bellezza formale, dimentiche del contesto e dei soggetti. Al contrario la composizione è il mezzo attraverso il quale catturare lo sguardo, spingerlo a soffermarsi e ad assaporare il messaggio dell'immagine, scoprirne il vero contenuto.